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Climatizzazione e normativa F-GAS: ecco tutto quello che c’è da sapere

MHI e la normativa FGAS

Climatizzazione e normativa F-GAS

Anche chi acquista un climatizzatore, è adesso obbligato a rispettare le linee guida della recente normativa F-gas sui climatizzatori

NB: il contenuto informativo di questa pagina è aggiornato a luglio 2020
 

Quando acquisti un climatizzatore, scegli bene la macchina e assicurati che chi te la installa sia munito di patentino F-GAS, cioè che il termoidraulico sia in possesso dei requisiti richiesti dalla legge, per effettuare il lavoro.
 
Cos’è la normativa F-Gas
L’Unione Europea da diversi anni, ha mostrato attenzione e interesse per la tutela dell’ambiente: ne sono testimonianza le diverse direttive emanate anche in tema di condizionamento e refrigerazione, quale il Regolamento UE 517/2014 sui gas fluorati, a tutela del nostro pianeta dall’effetto serra.

Il regolamento, recepito in Italia lo scorso anno, rende responsabili tutti gli operatori della filiera per l’immissione di refrigeranti nell’ambiente: produttori, rivenditori, installatori e consumatori. Per questi ultimi, infatti, è importante sapere che è necessario far installare l’impianto di climatizzazione da un operatore/azienda in possesso della certificazione F-GAS.
 
Il registro telematico
Tutte le imprese e gli operatori in possesso di tale certificazione devono essere iscritti alla Banca Dati gas fluorati, un registro telematico pubblico, per questo consultabile anche da chi acquista per la propria casa. Questo perché, a fronte della normativa europea, tutti i refrigeranti devono essere tracciati: devono essere venduti esclusivamente a imprese certificate. Non solo. Anche la vendita del climatizzatore, l’installazione, la manutenzione e il controllo delle perdite devono essere registrati dal termoidraulico/azienda sulla banca dati F-GAS.
 
Quali sono gli obblighi per il consumatore
Più il refrigerante è inquinante, più bassa sarà la quantità massima concessa all’interno dell’apparecchiatura.
Nel caso del refrigerante R410A (GWP = 2088) l’obbligo di verifica annuale delle perdite scatta dal contenuto di refrigerante oltre 2,4 Kg, che vuol dire un multisplit oltre i 3 attacchi o una canalizzata oltre i 7 kW (utilizzo diffuso per gli uffici).
Se si sceglie un climatizzatore che utilizza refrigerante ecologico, come l’R32 (GWP = 675), non c’è obbligo di controlli annuali: la verifica delle perdite scatta oltre la quantità di 7 Kg.
 
Le sanzioni

Se l’installatore non è in possesso della certificazione F-GAS, secondo quanto dice il regolamento, e se il consumatore non rispetta l’obbligo delle verifiche annuali degli impianti o di verifica di eventuali perdite di gas refrigerante (in caso di split residenziali), v’è il rischio di onerose sanzioni economiche. Per utilità riportiamo il link informativo di ASSOCLIMA.

In ultima analisi, si può dire che più o meno tutti i climatizzatori residenziali che utilizzano il gas refrigerante R32, sono esenti dal controllo annuale.